Con l’arrivo delle bollette del gas per il riscaldamento delle case nei mesi invernali tante famiglie stanno pensando di abbassare i propri consumi utilizzando sistemi di riscaldamento con camini e stufe a biomassa e pellet. Ma, a differenza di qualche anno fa, esistono divieti e limitazioni regionali per l’utilizzo di tali sistemi di riscaldamento che devono essere osservati per non rischiare di pagare multe salate (in Lombardia le multe possono arrivare fino a 5.000 euro).

Gli studi scientifici sull’uso della legna come fonte energetica dimostrano che le emissioni hanno un notevole impatto sulla qualità dell’aria ed effetti pericolosi per la salute della popolazione esposta, sia all’interno che all’esterno delle abitazioni. Il riscaldamento domestico a legna e a pellet è responsabile di quasi la metà delle emissioni totali regionali di polveri sottili primarie (Pm10 e Pm2,5), dovuto soprattutto agli apparecchi più vecchi, quali caminetti aperti e stufe tradizionali poco efficienti e molto inquinanti: un camino aperto tradizionale emette circa 2.880 tonnellate di Pm10 all’anno, una stufa a legna 1.228 tonnellate, mentre un impianto a metano emette solo 17 tonnellate. Inoltre, un caminetto chiuso emette meno di uno aperto e ancora meno emette una stufa a pellet o cippato (cioè legno ridotto in scaglie).

Nel 2017 è stata introdotta una classificazione che assegna a stufe e camini da 2 a 5 “stelle” a seconda della qualità ambientale degli impianti: maggiore è il numero di stelle, più alti sono i rendimenti e più basse emissioni.

Anche il pellet ha una classificazione in base alle caratteristiche fisiche e chimiche quali, ad esempio, il contenuto di ceneri (un pellet che contiene molti residui di cenere produce più polveri nella combustione) o la quantità di segatura nel sacchetto (la presenza di molta segatura indica che il pellet tende a sfaldarsi, a sbriciolarsi e darà problemi di pulizia). L’uso di pellet di qualità superiore aiuta a migliorare l’efficienza delle proprie stufe/caldaie. Per il pellet sono state quindi identificate tre classi di qualità per uso domestico: A1 e A2 (pellet derivante la legna vergine o residui legnosi non trattati chimicamente, diversi per il contenuto di cenere) e B (che contiene anche residui legnosi trattati chimicamente). 

Negli ultimi anni alcune regioni italiane hanno adottato misure specifiche per limitare sia l’accensione che la nuova installazione di apparecchi a legna o pellet poco efficienti, favorendo le stufe più ecologiche.

Come fare a sapere se il camino o la stufa rientrano nelle classi permesse dalla normativa?
Al momento dell’acquisto l’installatore deve fornire la certificazione della classe (espressa in stelle) sia per una stufa che per un termocamino (o camino chiuso). Se in casa è presente un camino aperto purtroppo non sarà utilizzabile senza un appropriato intervento di messa a norma (ad esempio, con l’inserimento di “cassette” con una classe minima di 4 stelle che, trasformandolo in termocamino, aumentino l’efficienza energetica ed eliminino la produzione di fumo). Anche nel caso di una vecchia stufa, senza classificazione in stelle sarà inutilizzabile.

Le regole di Regione Lombardia
Dal 1° gennaio 2020 è obbligatorio installare generatori a biomassa (a legna o a pellet) solo di classe 4 o superiore. Dal 2018, inoltre, per le stufe a pellet con potenza inferiore ai 35 kW, è obbligatorio utilizzare pellet di classe A1. Regione Lombardia permette l’uso di tutti gli impianti domestici a legna e pellet (sotto i 10 Kw di potenza) e di tutti gli impianti termici civili che costituiscono unica fonte di riscaldamento dell’abitazione fino al 15 ottobre 2024. La Regione prevede che siano disattivati gli impianti che non rispettano i requisiti sopra elencati, a meno che rientrino nei casi di esclusione o di deroga previsti. I controlli sull’adempimento delle misure sono effettuati dalle Province nei Comuni aventi meno di 40.000 abitanti e dai Comuni con popolazione maggiore di 40.000 abitanti. La multa in caso di inosservanza delle disposizioni regionali varia da € 500 a € 5.000.